Piena del Vellone? Le contromisure
VARESE – Il Vellone sarà "frenato" con salti e nuove soglie in caso di piena. I lavori sono stati presentati ad Avigno dall’assessore alla Tutela Ambientale Stefano Clerici, da Giuseppe Longhi dirigente dell’area manutenzioni, da Paolo Pozzi e Paolo Grossi, dell’Unita' specialistica per la difesa del suolo, polizia idraulica e geologia. L’intervento, iniziato ad aprile lungo il sentiero Fiorella Noseda, terminerà a meta giugno, con un importo di circa 42 mila euro. Sono stati effettuati lavori di ricostruzione dei salti del torrente, con diciannove soglie cementizie che rallentano e diminuiscono la forza del fiume in caso di piene, trasportando a valle anche meno detriti. Le soglie attuali sono solo tre. Si stanno sistemando e in parte ricostruendo anche gli argini in calcestruzzo. Il tratto su cui si sta lavorando è di circa 300 metri.
“E’ un piccolo intervento – ha detto l’assessore – che serve però a dare sollievo al Vellone. L’anno scorso abbiamo provveduto alla pulizia e alla sistemazione del tratto in via Borghi e via Castoldi. Si tratta solo di una parte dei lavori”. I tecnici hanno spiegato che dal 2002, quando il torrente è passato di competenza comunale, si è intervenuti per la sistemazione e la pulizia in modo da riportare il Vellone al corso originario. I prossimi lavori sono a carattere straordinario, sulla base di progetti in fase avanzata: sarà realizzata una vasca di laminazione in zona Masnago che, in caso di un’ondata di piena, servirà a smaltire e accumulare l’acqua in eccesso, sgravando il corso del fiume a valle.
“Considerando che dal Sacro Monte al centro l’ondata è veloce e impiega 5-6 minuti a percorrere il tratto – ha detto l’ingegner Pozzi – all’altezza dell’ex club Conti passano 17 metri cubi nell’ordinario, ma potrebbero arrivarne 26 con le conseguenze immaginabili. Già il lavoro fatto è importante, perché rallenta la velocità dell’acqua e garantisce la migliore ossigenazione e la depurazione naturale”. Il costo dell’intervento sarà di circa 1,5 milioni di euro (legati al finanziamento ministeriale e regionale pari a 5,4 milioni di euro per il fiume Olona), in due fasi, la prima per costruire la vasca la seconda di mitigazione ambientale per sistemare la zona attigua.